Yeah, I'm still alive

I più attenti di voi si saranno accorti che non aggiorno il blog da quasi due settimane. In questo periodo ho così tanti impegni da portare avanti, tante cose a cui pensare. Il paradosso è che vorrei fossero ancora di più.
E le cose a cui penso sono più di quelle che riesco a realizzare.
E questo alimenta un corto circuito emotivo.
E questo non è bene.
Dovrei imparare a lasciarmi scorrere tutto addosso, come direbbe la pornostar.
Vorrei riuscire a fare mille cose, tutte con grandi risultati; in pratica vorrei imparare ad essere come il mio amico Pietro. Ieri mi ha fatto ascoltare questa cover per telefono, imparata alla perfezione dopo due settimane, con tanto talento, ma anche con molto impegno e costanza. Ho scoperto anche che il mio telefono ha un’acustica migliore di quella del Palaeur, o comecavolosichiamaora. Ma questa è un’altra storia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Quella della pornostar mi sa che me la rivendo...si presta al mio elegante umorismo!
Sono le 2.45 e ancora ho in mente i brani dei 24 Grana:ovviamente quelli riproposti in macchina...
Grazie per la stima Giacometto! Il prossimo pezzo che studierò sarà di Umberto Balsamo, magari ci perdo meno tempo!! Buone ngupate

Anonimo ha detto...

Ah, dimenticavo: occhio agli infroci...

dufresne ha detto...

ahahahahah, i tuoi testi riadattati dei 24grana sono stati il momento più esaltante della serata.
un artista.