Vn popolo … di scienziati … trasmigratori


A Roma il posto più suggestivo dove passare per puro caso una mattina d’autunno si trova all’EUR. Niente a che fare però con qualche becero revanscismo futurista, che nel 2011 ha sempre poco a che fare con l’arte. È un’oasi di pace proprio al centro del peggiore caos cittadino, che tutt’intorno è macchine ferme ma non in sosta, clacson, urla, clacson, polveri sottili, clacson, dito medio fuori dal finestrino. Qui nel piazzale non c’è nessuno, solo un fotografo con le sue lenti costosissime in cerca della luce giusta, dell’episodio, l’istante significativo da immortalare. Non come questa merdosa foto scattata con il cellulare.

Take a walk

Seguire i (più o meno) sani consigli che la mamma ha cercato di imprimere nei nostri comportamenti è sempre cosa buona e giusta. Ma non basta lavarsi sempre le mani in modo compulsivo. Neanche lavare tutti i giorni la casa. Puoi adottare qualsiasi pratica salutare, mangiare la fettina di carne cucinata ai ferri condita con un solo goccio d’olio extravergine di oliva rigorosamente a crudo e ritrovarti con l’encefalopatia spongiforme che ti mangia il cervello. La natura lavora più velocemente e più accuratamente di te e soprattutto è imprevedibile.

Se trovate dei simpatici vermicelli bianchi tanto graziosi che strisciano accanto il mouse, la causa non è la vostra mano che sta andando in decomposizione. Sono i confetti di una Laurea di due anni fa che stanno marcendo sulla scrivania nell’altrettanto graziosa scatoletta di vimini che avete abbandonato a se stessa, alla polvere e, ahimé, a dei voraci lombrichi dediti alle gite fuori porta.

La sintesi del #15ott

La gerarchia in crescendo dell’inutilità per il progresso dell’umanità espressa secondo la sintesi di un modello matematico:
Manifestazioni degli Indignati < Partiti della sinistra < Papaboys < Black bloc = Mafiosi = Partiti della destra

Più libri, più liberi?


Mentre oggi ci siamo tutti fatti distrarre dalla storia della fiducia, dalla democrazia, da MonteLittorio e dai Radicali, in Italia si stava consumando una vicenda molto più grave per il futuro dei nostri figli, un fatto sul quale colpevolmente non abbiamo vigilato.
È uscito il nuovo libro di Fabio Volo.

Ch-ch-ch-ch-changes, turn a-nd face the strange, ch-ch-changes

 [la foto, ahimé, non è mia, ma non riesco a trovare l'autore quindi chissene, la metto lo stesso]

Festeggio l’arrivo dell’autunno presentandovi il nuovo template del blog, allegro e coloratissimo. AWW YAEAH! Oh, dovrò pur in qualche modo compensare i miei calzettoni a righe arancioni, celesti e verdi da ragazzina quindicenne.

Un pensierino della sera sul precedente post (edit, su quello prima ancora): perché non potremmo essere simili agli islandesi, o almeno tendervi, guardare a loro come ad un modello? Per chi non lo sapesse, gli islandesi sono gli abitanti della terra delle meraviglie (inserite qui la foto che preferite; io ho scelto la mia)? Un giorno poserò i miei piedi su quel suolo, è una promessa: lo giuro sulla nuova Costituzione redatta online da orgogliosi e valorosi cittadini.

Approfitto della confusione che pervade questo post per dire che, dopo aver letto Englander, sono arrivato alla seguente conclusione: le raccolte di racconti brevi non sono fatte per me, soprattutto se ci sono storie che vorrei non finissero mai. Dopo 20 pagine dovrebbero essere ancora come un bambino di 4 anni, con un futuro radioso davanti.

The Last Drop



[by Adele Enersen, la persona che ammiro di più in questo mondo e anche in quello in quell'altra galassia]

milasdaydreams.blogspot.com
 

Idiosincrasie


Ma non bastavano già questa Italia, questo Governo, questo Presidente del Consiglio? Anche la Società Civile è ora da biasimare? Crede di potersi costituire come un gruppo di pressione con dei ridicoli post-it virtuali, rivelando così soltanto la sua inutilità profonda che, fondamentalmente, è solo voglia di apparire: l'apice e l'orgoglio del berlus***ismo. Ora non resta che aspettare i giovani ribelli conformisti della ribellione. Arriveranno anche loro. Già bussano alla porta i Centri Sociali che metteranno a ferro e fuoco la città per un solo fottutissimo giorno; avranno l’ego pieno e noi le tasche più vuote, impegnati a ricomprar le macchine e a riparare i danni. Tutte le iniziali maiuscole che ho usato non sono opera mia: avrei voluto scrivere tutto in minuscolo, come meriterebbe di essere fatto. Maledetto correttore automatico.

Io cercherò semplicemente di costruire un futuro per i miei figli. Potrò mai permettermi di avere dei figli? No, non parteciperò a nessuna delle vostre ridicole pantomime. Senza la pretesa di essere migliore e con il dubbio di essere peggiore. Maledetta coscienza. Ma sono stanco e disilluso. Io me ne starò qui seduto in riva al fiume, a cullare la mia personale felicità e ad aspettare che tutto questo un giorno passi, come la corrente che porta via i rami secchi, vecchi, morti. Inutili.

Preposizioni e psicoanalisi sono sempre buone scuse per procrastinare responsabilità

- Dovresti andare a correre ogni tanto. Vai con Gianni..
- Ma abita a 10 km. da qui!
- Allora ci vai di corsa, lo saluti, “Ciao Gianni”, e torni indietro.
- Ma così sarebbe correre DA Gianni, non CON Gianni.
- Oh, insomma, fai come ti pare: basta che ci vai. Basterebbe anche solo che muovessi il culo qualche volta. Con quella pancia e quella barba sembri quasi Babbo Natale. E fare l’amore con Babbo Natale, sono certa ne converrai, distruggerebbe tutti i miei sogni e ricordi di quando ero bambina. Sarebbe deleterio per il mia psiche. Chissà cosa ne penserebbe il tuo amico Freud: è una cosa sulla quale avrebbe da ridire.
- Ma ormai Freud è superato.. (mica è vero, eh)
- Quindi non andrai a correre?
- No.

When problem solving is the biggest problem

Le istituzioni ultimamente stanno ossessionando le donne con inviti ad indossare vestiti più casti, sommari appelli alla sobrietà per evitare violenze. Che poi sarebbe come suggerire di non viaggiare perché le strade sono piene di buche e quindi pericolose, quando basterebbe renderle sicure. Sarebbe come rinunciare al proprio ruolo di protezione, per limitarlo a quello di repressione del dissenso. Ma soprattutto sarebbe come attribuire parte della colpa alle vittime. Un cortocircuito della logica. Poi puntualmente arrivano le scuse, le precisazioni, le ritrattazioni, l’arrampicarsi sugli specchi. Ma ci arrivano solo quando viene fatta loro notare l’assurdità sociologica di certe dichiarazioni, l’analisi approssimativa sull’origine di un crimine, così come la perniciosa e volgare relazione causa-effetto implicita nelle loro parole. Dovrebbero imparare a riflettere prima di aprire bocca. Le parole sono importanti. Ecco la mia: idioti.

Nati con la camicia


Guarda mamma, uno dei miei eroi indossa camicia e gilet, proprio come piace a te: è proprio un bravo ragazzo.

Vorrei avere anch’io cinque figli, trasferirmi in Texas, vivere in pace e ricevere, come per magia, tutto questo magnifico talento.

Sulla barba e sui capelli mi sto attrezzando da solo.

Reo confesso

Il primo fiore che le portai lo colsi da una pianta per strada. Lei si affacciò dalla finestra del suo ufficio e lo prese dalle mie mani. Se è un momento che mai dimenticherò e mai vorrei farlo, come potrei rinnegarlo? Prendete anche me.