Forma e sostanza

Voler massimizzare il profitto, per una società, significa, in pratica, scegliere la quantità a discapito della qualità. Apparire forti, anche se non se ne hanno le fondamenta economiche per farlo. Figuriamoci l’autorità morale. Investire pochi soldi per un nuovo lavoro significa pagarne poi le conseguenze, a lungo termine, inevitabilmente. Conseguenze di insoddisfazione e di fallimento.
Ed è lo specchio anche di quello che avviene nella società contemporanea, società in senso sociologico. Società dell’apparenza. E politica delle promesse vacue, perché irrealizzabili. Tutto è legato. Un sottile filo rosso.
Uno dei miei capi, per uno dei lavori che seguiamo nei nostri uffici, ha deciso di adottare questo metodo, triste assioma del capitalismo, senza farne un minimo di studio di previsione. Oh, bastavano due calcoli, mica la laurea (comprata) in economia.
Con il risultato finale di vanificare mesi di sforzi e duro lavoro del sottoscritto e di alcune altre persone.
A me non resta che la possibilità di sputtanarlo su questo blog.
Vendetta, tremenda vendetta.

Secondo una mia statistica molto casalinga, questo blog è letto (saltuariamente) da circa quattro-cinque-massimo-ma-proprio-a-voler-esagerare-sei persone.
Rapporti di forze.

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