Un minuto di silenzio.

È spirata la mia connessione, da giorni ormai. Naturalmente poi i tecnici di Lib*ro non si degnano di rispondere al telefono. Giorni festivi, prefestivi, lavorativi, poco importa; il risultato è, ovviamònt, sempre lo stesso. E io, mentre con immensa gioia sto pagando per un servizio di cui non usufruisco, mi rivolgo a voi, sfruttando altrui connessione, e scrivendo rigorosamente a gratis questo pensierino di Natale.
Mi sono sorbito politicanti vari sparlare tutto il giorno dai loro privilegiati salotti televisivi su un argomento ignorato per ben novecentoottanta morti bianche. Ora che se ne aggiungono quattro molto più spettacolari, si rivolgono agli italiani -popolo noto per guardare gare automobilistiche con la recondita speranza di vedere qualche incidente alla partenza-, riempiendo le loro bocche ed il loro ego di inutili buoni propositi e finte espressioni contrite. Gli stessi politicanti che la domenica vanno sempre in chiesa a battersi il petto. Ignorando probabilmente il fatto che, se Dio esistesse veramente, avrebbe già mandato all’inferno le loro inutili teste di cazzo.
Amen.

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