Sono cinque anni che non piove

Ero solito cercare un porto nella tempesta. Nel caso fortuito lo avessi trovato, la conseguenza sarebbe stata inevitabile: àncora pesante sul fondo a bloccare la barca in un luogo sicuro lontano dalle onde, per poi vivere sulla costa, sempre pronto a salpare all’improvviso, anche in piena notte. Così ho sempre vissuto, quelle rare volte che l’ho trovato, per la solita poca fiducia che un approdo sarebbe durato.

Poi ho capito che la vita non è trovare una salvezza sicura, ma cercare la felicità. È il lasciarsi andare, togliere le tende dalla spiaggia e seguire l’aquilone portato via dal vento. Così cinque anni fa ho trovato un porto, proprio mentre non lo stavo cercando: cercavo la felicità. E poi ho fatto quello che dovevo fare, ché non è restare sulla costa per paura che tutto finisca, ma è lasciare i freni emotivi, sabotarli, con lo stesso entusiasmo ed ingenuità del bambino che segue l’aquilone, occhi puntati verso l’infinito.

Le cose belle non si trovano per terra, ma alzando lo sguardo al cielo, dimenticandosi del perché un giorno, lontano, si era alla ricerca di un riparo. La felicità è dimenticare che esiste un mare dove c’è il rischio di perdersi, perché...


P.S. You rock my world (cit.)

1 commento:

vale ha detto...

sei un dio dorato quando scrivi e la citazione di singles, che non tutti possono capire, è la ciliegina.

pd, però mi fa sempre uno strano effetto vedere la tua calligrafia.