"E dalle loro bocche usciva fuoco e fumo e zolfo" [un post con un lieto fine, nonostante tutto]

Nel mio quartiere tolgono l’acqua per 24h.

- Hai fatto scorta di acqua minerale?
- Sì, mà, 6 bottiglie da 2 litri.
- Ma sono poche!
- Sono pochi 12 litri per due persone? Non andiamo a fare la Maratona di NY… Però, se ti consola, sappi che ho comprato due taniche da 20 litri per poterci lavare.
- Ok, mi hai convinto. E le candele?
- Mamma, chiudono l’acqua, mica staccano la corrente elettrica!
- E vabbè, non si sa mai in questi casi…
- Non si sa cosa? Sono due cose diverse. Anzi, opposte. Come fanno a fare i lavori senza corrente? Sono due cose talmente diverse che se le metti insieme fanno scattare un corto circuito e scoppia un incendio e…
- Ecco, potrebbe andare a fuoco la Stazione!
- …
- Pronto? Pronto? Che stai facendo? Non ti sento…
- Scusami, stavo facendo degli scongiuri volgari che non vorresti vedere: mi servivano entrambe le mani e così ho posato il telefono.
- Ah, ma tu non eri quello “non sono superstizioso, quindi non mi faccio il segno della croce, figuriamoci quanto prendo in considerazione le altre cose scaramantiche”?
- Sì, ma di solito nessuno mi predice per telefono l’Apocalisse a due passi da casa mia.

Poi mi vengono a chiedere le origini delle mie ansie. Basterebbe parlare per cinque minuti con mia madre per evitare questa domanda inutile.

Alla fine l’acqua esce come sempre dal rubinetto e la corrente elettrica che mi consente di scrivere minchiate sul blog c’è ancora. Però l’Apocalisse è arrivata veramente, annunciata non dalle trombe, ma da una soffocante colonna di fumo.

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