Sò tutti froci col culo degli altri

E ora fai a pugni con la vita. E probabilmente ti senti quello strano sapore di ferro in bocca, del sangue che stai sputando: sono solo i pugni che hai preso, ma sei ancora in piedi.
Ti fai settantacinque domande, di risposte ne trovi poche e per giunta ti sembrano tutte sbagliate. Ma non ti preoccupare, non è che tu sia la persona più lucida del mondo in questo momento. Se guardi troppo intensamente una foto i suoi contorni cominciano a sfumare e a confondersi, se pronunci troppo spesso una parola, sembra perdere di significato. Quindi se ora cerchi solo tutti gli errori che hai fatto, per meglio metabolizzare il trauma, in realtà stai cercando i tuoi errori senza chiederti se tu ne abbia fatti veramente. Non ci sono errori nel porre fiducia nella persona che vorresti accanto a te, non ci sono errori nel lasciarsi trasportare dalla passione ed aprire il cuore.
Se stai cercando una lezione in tutto questo è che a lanciarsi con entusiasmo, anche se poi si finisce con le ossa rotte, si vince sempre.
Presto tornerai ad essere straripante e a quella finta leggerezza, senza mai essere superficiale, che sono le tue migliori qualità. Riusciresti a trovarle anche se si volessero nascondere. E quando tornerai a sorridere, vedrai, una risata la seppellirà.
Se ti poni settantacinque domande e ottieni poche risposte, tra quelle che ti mancano c'è sicuramente un bel vaffanculo.
Ricomincia da qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non è semplice dire le cose giuste nel modo giusto. Sono veramente pochi quelli in grado di farlo.
E farlo con il cuore è ancora più difficile. Ho sempre pensato che le lacrime non fossero altro che
emozioni troppo grandi per essere trattenute all'interno di un corpo ormai saturo
e così, come un vaso ricolmo d'acqua,costrette
a tracimare. Bè...leggendo questo post, ho sentito scorrere sul mio volto la gioia per la vicinanza, l'affetto e
la comprensione di chi mi vuol bene.
E scusate se è poco.