Indovina chi

Non c’è niente di più tedioso dell’attesa che arrivi il tuo turno dal medico. Un po’ come quando eri piccolo ed eri costretto ad accompagnare tua madre nella lunga sfilata davanti le vetrine dei negozi. Due palle immense, insomma. Che poi anche dal medico ti accompagnava, ma la noia non era certo colpa sua. Ora che sei grande, solo d’età eh, dal dottore ci vai da solo. Anzi non sei solo, perché ti porti dietro un’ingombrante compagnia: la carogna che ti è salita sulle spalle. Neanche il tuo lettore mp3 (poi perché fare lo sborone con 5 giga, se poi ascolto da giorni sempre lo stesso disco? mah...) riesce a risollevare le tue sorti, l’attesa ti snerva e non c’è niente da fare.
Però potresti avere la fortuna di incontrare un volto amico, poter scambiare due parole, far passare più velocemente questo tempo.
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When I walk beside her/ I am the better man/ when I look to leave her/ I always stagger back again/ once I built an ivory tower/ so I could worship from above/ and when I climbed down to be set free/ she took me in again...

(pause
//)
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Lui: Uè, ciaaaao! (Espressione del tipo “Certo che ti sei ridotto male, eh…”)
Io: C-c-ciao! (Espressione tra lo stupito e lo scazzato) – Se, vabbè, qua-qua-qua-qua-quandooo
L: Come stai? Non ci vediamo da anni…
I: Eh, è vero... - E ci sarà pure un perché, no?…
L: Allora, come te la passi?
I: Me la cavo. – Se vabbè, “Io speriamo che me la cavo”... E tu?
L: Benissimo. Lavoro nell’agenzia di mio padre; guadagno duemila testoni al mese...
I: Aah, complimenti. – E me lo dici così? Duemila testate ti darei...
L: Allora, come sta Tizio? E Caio?
I: Non lo so proprio, non li vedo da molto tempo... - Ma tu guarda chi è andato a ripescare questo...
L: Invece tu che lavoro fai?
I: Beh, un lavoro da frustrato-derubato-sottomesso-sfruttato-malpagato-e-ti-amo-mari-ù-ù-ù-ù (Sorriso, espressione ammiccante e orgoglio insàid per la citazione "brillante") - Chissà se l’ha colta?!...
L: ? (Con un’espressione degna di Buster Keaton)
I: …
I: …
I: …
I: Che c’è? – E te pareva...
L: Vabbè, io devo andare. Ci vediamo...
I: A presto...

E mi lascia lì, con la mia citazione ed il mio orgoglio andati a male.
Senza il tempo per rivolgergli una fondamentale domanda.
Sì, ma tu, di preciso, chi cazzo sei?
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(play >>)

There's a biiiiiiiig/ a big hard sun/ beaten on the big people/ in the big hard wooorld...

2 commenti:

Pietro Hielp Center ha detto...

Ti capisco....situazione analoga mi è capitata allo sportello HC
con un anziano signore eritreo (A.E.)
A.E.:Ciao! Proprio te cercavo! Sono 3 giorni che passo e non ti trovo!
IO: Hey!! come va?
A.E.:Ora un pò meglio!
IO: Hai risolto quindi con quel problema?
A.E.:Quasi, per il momento ho posto per dormire per tre giorni!
IO: infatti ti vedo meglio!
A.E:Ero passato solo per ringaziarti per l'aiuto!
IO:Figurati, alla fine abbiamo risolto anche in poco tempo!!
A.E.:(risata)Bè...ora vado a mangiare! Ciao!
IO:Ciao!

Ecco i punti bui del racconto:
1)Ricordavo solo vagamente il viso
2)Non ricordavo assolutamente "quel problema"
3)"Infatti ti vedo meglio",rispetto a quando era venuto la prima volta, ma ho tirato ad indovinare e mi è andata bene...
4)"Alla fine abbiamo risolto in poco tempo", la risata mi insinua un dubbio...
Solo dopo una attenta ricostruzione con Data Base e Diario degli interventi sono riuscito a risalire al signore eritreo!
Cose che capitano....
Telpo

dufresne ha detto...

ahahah, peter, solo tu (ed io) riusciamo ad essere così rincoglioniti!