L'ombra del vento

[...] Solo allora - le dissi - avevo compreso che si trattava di una storia di gente sola, di assenza e di perdita e che proprio per questo vi avevo cercato rifugio, fino a confonderla con la mia vita. Che mi sentivo come chi fugge nelle pagine di un romanzo perché gli oggetti del suo amore sono soltanto ombre che vivono nell'anima di uno sconosciuto. [...]

L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón



Ho sempre avuto l'abitudine di arrivare verso la fine di un libro e passare tempi infiniti prima di decidermi a leggere le ultime pagine. Delle volte sono state ore, pomeriggi, nottate, giorni. Una volta il tempo impiegato a rileggerlo per la seconda volta. Fin lì, fino ad arrivare quasi alla conclusione. Non è che questo comportamento clinico accada per ogni libro. Solo quando mi trovo tra le mani parole che mi catturano completamente, che mi emozionano come solo poche cose nella vita possono fare. Ecco, per quei libri riservo questo comportamento che, evidemtemente, è sintomo del fatto che soffro di malinconia acuta. Nostalgia per una storia che diventa passato nel momento esatto che faccio scorrere i miei occhi sull'ultima parola. Così in tutti i modi mi sforzo di renderlo vivo, fin quando lo leggo, fin quando quel segno che lascio sarà lì ad aspettarmi, insieme alle pagine che mi rimangono. Chiudere il libro poi, è come relegare tutto ad un mondo che sarà per sempre mio, ma solo nei ricordi. Tutti noi ci portiamo dietro, nella coscienza, nel cuore, quello che abbiamo letto. E tutte quelle cose che ci hanno insegnato. Per primo a sognare.
Tutto questo per dire che sto finendo di leggere L'ombra del vento.

Vento di assenza e di perdita.

2 commenti:

Pietro Hielp Center ha detto...

L'OMBRA DEL PILO
Il nuovo romanzo di Peto Lo Rutto. Dopo 1 anno e 6 mesi di allontamento dal pilo il protagonista, Alvaro Ngupante, cerca di porre fine all'astinenza forzata dettata dal fato. Ma le cose non andranno come previsto...

dufresne ha detto...

ne ordino due copie!
immagino sia vietato ai minori, vero?

povero peto, povero peto!