Home sweet home

Domani mi aspetta una giornata all'Ikea, la mia amata Ikea*, che se avessi i soldi mi ci arrederei tutta la casa. Se avessi una casa. Mi riferisco ad una casa di proprietà; lo dico per quelli di voi psicorigidi come me che vi starete già immaginando il sottoscritto che vive sotto un ponte ed aggiorna il blog, chissà, da un internet point. Ok, scongiuri volgari assicurati dopo questa frase. Il vero problema in questo momento è però un altro: dovrò caricare sulla mia piccola (e mai come in questo momento mi è sembrata così piccola) seicento, 2 materassi, 4 grandi scatole in alluminio, un lampadario ed uno sgabello in legno. Domani dovrò pensare a come incastrare il tutto, probabilmente fallendo nel mio proposito e finendo con il legare i materassi citati sopra il tetto della macchina. Emigrant style.
Sarà meglio che vada a dormire, si sa che le idee geniali svegliano all'improvviso.
Speriamo non prima di mezzogiorno.



* per chi non lo sapesse, Ikea è quel negozio dove alla cassa ti ritrovi un fantastico cartello che recita: "Ti piace la borsa gialla? Acquistane una blu!".

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