E non accettare caramelle dagli sconosciuti!



Puntuale come ogni anno arrivano gli incendi, gli omicidi di gente impazzita per il caldo e le tette al vento sulle spiagge trasmesse da pseudo-telegiornali, è anche per il sottoscritto il momento di grandi cacamenti di cazzo. C’è sempre un periodo dell’estate in cui rimani da solo in città, quando se non parti con gli amici o la tua ragazza, loro sono partiti già. Magari ognuno al suo paese di origine, eh, niente di che. O per vacanze che tu non puoi permetterti. Sono certo ne converrete che il rischio di fare la fine di Oblomov è quasi scontato. Fortuna che c’è A. a farmi compagnia, come anche ieri sera.

Da qualche settimana ricevo degli sms da una gentile sconosciuta, ribattezzata dal sottoscritto chicazzè?. Così compaiono i suoi messaggi sul mio cellulare, come mittente chicazzè?. Non avendo lei ancora capito che li spedisce alla persona sbagliata, sere fa ho ricevuto l’avviso che mi sarebbe venuta a prendere per andare al mare la domenica alle 8:00. Allora, dico io, se dovessi venire a citofonarmi la domenica mattina alle otto, vuol dire che hai deciso di tentare la carta della metempsicosi, morire e reincarnarti in un altro essere più intelligente. Quattro sere fa mi spedisce invece un messaggio molto più interessante: “Shakespeare al Globe Theatre”. Incuriosito, leggo che in questi giorni una compagnia (che poi scoprirò bravissima) sta portando in scena Racconto d’Inverno.

Così ieri sera mi sono immerso in un mondo di magia, di drammi ed irriverente ironia interpretati da una compagnia che si presenta anche con balli, musica, canti e lacrime. Tutto questo ho trovato nello splendido teatro del Globe, ricostruzione fedele sul modello dei teatri elisabettiani nei quali Shakespeare in persona portava le sue opere: una meraviglia di legno e con il palco illuminato dalle stelle.

Dagli sconosciuti, le caramelle no. I consigli, sì.

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