Le brutte bandiere

E alla fine non ci sono andato. Anche se tutto questo in fondo, nel bene e nel male, fa parte della mia storia (ma io non ho mai sollevato con orgoglio il pugno sinistro e sono sempre stato anti-autoritario): quella di mio padre, del padre di mio padre e del padre del padre di mio padre, che era a Livorno nel 1921 e che tutti conoscevano come “lo sgara culi” (beh, detta così è un po’ ambigua; un giorno ne scriverò).
Non ci sono andato per il suo sapore autocelebrativo. Perché di sicuro mancavano le critiche lucide, coraggiose ed illuminanti di Pasolini. Pensiamo prima a cosa abbiamo contribuito a costruire. Perché, se si inserisce nell’ambito delle “manifestazioni dedicate ai 150 anni dell’Unità d’Italia”, qui c’è poco da festeggiare. Se si toglie un ventennio di Fascismo, quasi altrettanti del Nano, due guerre, gli Anni di Piombo, le stragi, l’edonismo e la superficialità spinta degli anni ‘80, cosa rimane?




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