Warning: post estivo [sì, anche io scrivo sul mare...]

Present tense. Praticamente un regalo, in una confezione sfavillante. Probabilmente il "Live at the Gorge" non contiene le esibizioni migliori di quel periodo (2005/2006), ma ascoltandolo ogni volta la magia si ripete. E, come a volte accade, il momento che più ti fa tremare le gambe arriva quando Eddie decide di salire sul palco da solo, telecaster od acustica in mano, ad intonare ed interpretare qualche cover, rivestendola spesso con voce grintosa e note nervose, o con una dolcezza unica, come la melodia waitsiana a Milàn ( ...la bella Milano! Eeeh?) lo scorso anno. Si sa, ogni concerto potrebbe regalarci una gemma ed ogni volta l'aspetto con ansia quel momento. Ogni volta che arriva è un colpo al cuore. Come quando sei sulla strada, diretto al mare. Ti avvicini, sai che prima o poi lo vedrai in lontananza, l'avrai visto un milione di volte così, ma ogni volta ti entusiasmi come fossi un bambino. Questa volta il mare ha il nome di una canzone di Tom Petty: I won't back down. La data è quella del 23 luglio.
Ed io lì ad scoltarla, con gli occhi sgranati di un bambino.

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