Epilogo (al precedente post)

Ormai Parma nel mio immaginario non sarà più la città cinquecentesca, che culla il suo Duomo, l’imponente Battistero di marmo rosa o gli affreschi evocativi del Correggio. D’ora in poi sarà solamente una piccola, triste cittadina di provincia, immersa perennemente nella nebbia.

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