La morte della politica

Titolo impegnativo, eh? Non preoccupatevi, sto solo per dirvi, as always, le solite quattro banalità e/o strunzate.
Perché le persone sentono così forte e necessario il bisogno di schierarsi? Gente intorno a me, che in America avrebbe votato la Clint*n, perché-finalmente-una-donna-al-governo, senza preoccuparsi minimamente del programma. Come quelli che hanno sostituito l’antica superstizione chiamata religione con i loro dogmi materialisti, ignorando che la scienza non è la verità, Milano non è la verità, etc... Incoraggiati da quattro docenti che probabilmente anche loro ignorano che esiste una cosa chiamata filosofia della fisica, la cultura insita nella teologia ed infine il diritto di manifestarle.
Segno del fatto che la laurea non fa necessariamente di un uomo una persona di cultura, come il pollice opponibile non fa di tutti necessariamente un uomo (Sapiens), ma permette almeno di premere il grilletto di un fucile per
la rivoluzione.
E tutti quei pròdi (piaciuto il gioco di parole? no, eh) che si affannano a difendere il governo; senza mai spendere una parola per quelli a progetto come me, che in quanto a diritti stiamo messi peggio di Guantanamo.

Nessun commento: