I funerali dell’anarchico Galli

Se ve lo state chiedendo, il titolo c’entra sì con la mostra sul Futurismo, ma un cazzo con il post. Siamo anche stati alla mostra dedicata a Darwin ed ho scoperto, grazie alla mia formidabile guida-biologa (nonché ammòre) che crediamo di sapere sull’evoluzione molto meno di quello che abbiamo capito. L’ho scritto solo per dimostrarvi che anche se parlo di brufoli non sono una persona superficiale. Ed il fatto che io mi senta in dovere di fare questa premessa la dice lunga sul mio livello di autostima e senso di sicurezza di sé.
Sarà ché sento un bisogno di leggerezza estremo in questo periodo, sarà ché ultimamente la sete e volontà di poter cambiare lavoro (il compenso non è questo, ma la merda è la stessa) non è mai stato così forte e contemporaneamente mai così desolante è sembrato il panorama che ci circonda, sarà perché ti amo, ma non ho mai desiderato così tanto tornare adolescente ed avere come obbligo-piacere sociale solamente quello di dover studiare.
Beh, a ripensarci bene non è che quelli fossero anni proprio spensierati, ma chi non ha avuto un animo più o meno tormentato da adolescente -c’è che ce l’ha, in modo diverso, anche adesso-, è o uno privo di sentimenti o un egoista o un ebete.
Allora, sarà sicuramente per questo pensiero che ha svolazzato nel mio cervelletto per qualche istante che il buon dio mi ha voluto accontentare con uno dei simboli-incubi-fantasmi propri di quell’età: un brufolo del diametro di qualche centimetro proprio in mezzo al viso e che, nel migliore dei casi, sparirà tra 8-10 settimane. Così da poterne parlare nel blog e farmi vivere il mio momento di spensieratezza adolescenziale. Voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida. Non c’è altra spiegazione, un essere così non appartiene a questa terra. Una di quelle cose che ti fanno sentire a disagio appena metti il piede fuori casa ed incroci un essere umano, fosse anche dall’altra parte del marciapiede. Quella fastidiosa ed imbarazzante sensazione di sentirsi fissato da tutti. Ma siccome sono sì un tristone tardo-adolescenziale, ma ho quasi trent’anni e quindi sono molto più saggio, ho capito una cosa fondamentale: non guardavano me, guardavano lui. E in alcuni casi ci hanno anche conversato.

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