Tra un asteroide che ci sfiora, la Val Susa che ci infiamma e la politica che ci deprime, mi concedo la mia dose quotidiana di sorriso caramellato e lacrima finale, grazie a Glen Hansard e alla sua cover di Drive all night. Perché mi fa stare bene e in questi giorni un po’ così poco altro conta, altro che non sia la mia felicità.
E se la felicità è il fine ultimo, la sua ricerca può farci essere egoisti, perché semplicemente non sempre coincide con quella degli altri. Ma, cazzo, ne ho davvero bisogno, qualsiasi sia il prezzo. Anche se il mezzo è un po’ di indifferenza. Anche se è una parola che mi fa impressione a leggerla, mi fa incazzare a vederla e mi dà la nausea a sentirmela addosso.
In questi giorni nient’altro conta che non sia questa canzone. E i suoi abbracci.
E se la felicità è il fine ultimo, la sua ricerca può farci essere egoisti, perché semplicemente non sempre coincide con quella degli altri. Ma, cazzo, ne ho davvero bisogno, qualsiasi sia il prezzo. Anche se il mezzo è un po’ di indifferenza. Anche se è una parola che mi fa impressione a leggerla, mi fa incazzare a vederla e mi dà la nausea a sentirmela addosso.
Nessun commento:
Posta un commento