
[...]
Erano più di dieci anni che non viaggiavo su queste strade. Sembravano assolutamente familiari; e allo stesso tempo assolutamente estranee e lunari. Non riuscivo a conciliare queste due sensazioni. Ricordo questo sentimento - questo pensiero - con estrema chiarezza. La consapevolezza che a volte è possibile – se non necessario – coltivare idee contraddittorie; accettare la verità di due cose che si contraddicono a vicenda. Stavo solo iniziando a capirlo: a riconoscere che questa è una delle condizioni fondamentali della nostra esistenza. Quanti anni avevo? Trentatré ne avevo. E dunque, sì: si può dire che avevo appena cominciato a crescere.
Leggere un libro od ascoltare musica non sono esattamente la stessa cosa, ma questo lo sanno tutti. Richiedono, a volte, diversa attenzione, anche se le emozioni possono essere le stesse; le musiche o le liriche di un album possono catturarti più di un testo scritto, o può avvenire il contrario.
Leggere un libro non è come ascoltare musica. Soprattutto in questo periodo: puoi scaricarti gli emmepitre e poi, se hai la fortuna di trovare grandi opere, tirare fuori il portafogli. Per i libri devi ancora fidarti del giudizio altrui, che poi è anche piacevole e costruttivo ascoltare i commenti di altre persone, soprattutto di quelle che stimi. Allora sfogli la tua solita rivista (che un giorno metterai tra i link del tuo blog, se solo avesse un sito) e ti fermi curioso a leggere l’ennesima recensione. Ma come, il tuo eroe della moderna narrativa inglese ha scritto qualcosa che non vale la pena comprare e leggere?
Ecco, a volte vale la pena rischiare, lasciarsi guidare dal cuore. Per poi cercarlo – il cuore – e ritrovarlo solo in qualche parte intorno alla gola, forse impegnato a scappare da tanto peso, di un viaggio nella memoria dove il colore che meglio si ricorda è il grigio. Qui c’è il sapore e l’odore di mille mondi che sono uno solo, molte esistenze che sono così legate da divenire le stesse.
Non fidatevi delle critiche negative che ha ricevuto. Questo libro è poesia.
Nessun commento:
Posta un commento